Vertice Ppe Sofia (Twitter)

Berlusconi al vertice Ppe finisce in terza fila: “Ma l’Ue non si tocca”.

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Silvio Berlusconi aveva promesso che non sarebbe andato in Europa a parlar male dei populisti. Ma è stato più forte di lui. Il Cavaliere è sbarcato a Sofia con la stiva piena di preoccupazioni per quello che sta succedendo in Italia. Le ha condivise con i vertici del Partito popolare europeo. E, pur non entrando nei dettagli del contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle, ha fatto una precisa scelta di campo. Lui, europeista, sarà all’opposizione della maggioranza gialloverde. Che resta euroscettica anche se, come hanno precisato ieri ambienti grillini, dal contratto di governo è stata espunta l’ipotesi di uscita dalla moneta unica.  

Salvini e Berlusconi

 

“Ciò che accade in Italia”, dichiara Berlusconi al termine del vertice, “desta moltissima preoccupazione in tutta Europa. Mi allarma quello che succede nei mercati e quello che può succedere alle aziende e alle famiglie italiane”. Il Cav arriva in Bulgaria nel giorno più nero per Mediaset in Borsa. Il titolo chiude con un calo del 5,28%. Gli investitori sono condizionati dalle intenzioni punitive dei pentastellati e dalla nuova offensiva giudiziaria che ha come obiettivo il patron del Biscione. Silvio cerca di non pensarci. Si gode l’aria internazionale per la prima volta, dopo anni, da leader politico a tutti gli effetti. Nella photo opportunity finisce in terza fila, è vero. Ma in prima Forza Italia è ben rappresentata da Antonio Tajani. E va bene così. Non è l’unica inversione di ruoli. Adesso il Cavaliere mette a tacere chi intravede, nell’impennata dello spread, la solita manina anti-italiana: “Vi posso assicurare che non c’è nessun nessun complotto”, assicura Berlusconi, “anzi, al contrario, c’è la voglia di aiutare l’Italia a uscire dalla situazione in cui siamo”.

L’AFFETTO DI ORBAN

I leader europei, aggiunge Silvio, “non sono arrivati a chiedere di fare opposizione dura al governo M5s-Lega, anche perché sanno del mio passo a lato e del fatto che ho ritenuto, soprattutto per evitare le elezioni, di consentire che la Lega tentasse un accordo con i Cinque stelle. Ma mi hanno espresso grande preoccupazione ripetutamente”. Il Cav dice di non essere in grado di prevedere come finirà questa situazione, “stiamo a vedere ciò che succede, ma le notizie, i comportamenti che abbiamo potuto vedere, sono cose che inducono a delle riflessioni”.

A chi gli chiede se ha intenzione di tornare a breve in Parlamento, magari facendo dimettere uno dei suoi, Berlusconi risponde di no: “Non sono tentato. Per ora non c’è nessun programma al riguardo. Vediamo nel prosieguo cosa succede”. L’ex premier aspetterà le elezioni europee di maggio 2019 per candidarsi. A meno che il Parlamento non venga sciolto prima di quella data.

Berlusconi in terza fila

 Il Cav non evoca elezioni anticipate. Ma, nel caso, non si strapperebbe le vesti. Ieri Silvio ha incassato un attestato di amicizia da far invidia a Salvini e Meloni, grandi fan di Viktor Orban, primo ministro ungherese che ha chiuso le frontiere del suo Paese per fermare l’ondata migratoria. “Io sono un ragazzo vecchio stile, sono leale”, ha spiegato Orban, che incarna l’ala destra del Ppe, “in Italia ho un solo grande amico e si chiama Silvio Berlusconi”. A fine giornata il Cavaliere carica su Twitter la foto con tutti i leader del gruppo popolare. “We are family”, scrive, citando le Sister Sledge.   

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