Matteo Salvini (Instagram)

Salvini: “Non sono razzista”. Ma al convegno leghista pro Israele, Segre dà buca

“Chi vuole cancellare Israele ha un avversario in noi ora e sempre”. Matteo Salvini si sgancia qualche ora dalla sua campagna elettorale permanente per partecipare al convegno “Le nuove forme dell’antisemitismo”, organizzato dalla Lega a Palazzo Giustiniani. All’evento del Carroccio prendono parte, tra gli altri, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, l’ambasciatore israeliano Dror Eydar, ma non la senatrice a vita Liliana Segre, che ha declinato l’invito.  

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“Chi vuole cancellare Israele ha un avversario in noi ora e sempre”. Matteo Salvini si sgancia qualche ora dalla sua campagna elettorale permanente per partecipare al convegno “Le nuove forme dell’antisemitismo”, organizzato dalla Lega a Palazzo Giustiniani. All’evento del Carroccio prendono parte, tra gli altri, la presidente del Senato Elisabetta Casellati, l’ambasciatore israeliano Dror Eydar, ma non la senatrice a vita Liliana Segre, che ha declinato l’invito.  

“Chi ne vuole la distruzione di Israele è antisemita e va contestato”, ha detto il capo di via Bellerio. “L’antisemitismo di certa destra tradizionalista e di certa sinistra è nostro nemico. Abbiamo il dovere di combattere chi dice che gli ebrei siano i nazisti di oggi: c’è chi lo pensa nel mondo islamico ma anche in certi mondi in Europa”, ha aggiunto. “Ritengo che i Paesi che invitano alla cancellazione di altri Paesi vadano fermati. Mi auguro che il nucleare” non finisca in mano agli iraniani, ha aggiunto il segretario leghista, che si è detto d’accordo con quanto proposto da Boris Johnson, ovvero che “una nuova trattativa sul disarmo sia condotta dall’unica persona in grado di farlo, Donald Trump”. 

“Una Ue che nega le radici giudaico-cristiane ed etichetta i prodotti israeliani, una Onu che nel 2018 dedica alla condanna di Israele 18 risoluzioni e neanche una all’Iran e Turchia, sono un problema”, ha aggiunto Salvini, auspicando che “questo convegno possa stimolare un’accelerazione dell’approvazione da parte del Parlamento italiano di quel documento”, l’International holocaust remembrance alliance, “che identifica l’antisemitismo oggi, approvato da tanti Parlamenti e dimenticato in Italia”. L’antisemitismo va curato e prevenuto “con l’educazione ma anche con la legge”, la Lega presenterà una “nuova risoluzione”, sul modello di quanto approvato in Austria, in cui si chiede la “messa fuorilegge del movimento anti-israeliano e antisemita per il boicottaggio di Israele”.

Quindi un passaggio sull’assenza della Segre: “Mi spiace che qualcuno non sia qui perché avremmo dovuto parlare di tutto: è una classica metodologia italiana”. Però, chiarisce Salvini, “io ritengo che Liliana Segre abbia tanto da insegnare, a me e al resto del mondo. Carola Rackete no, e mi ritengo in diritto di sostenerlo liberamente”. 

Infine il leader leghista ha respinto le accuse di razzismo nei suoi confronti: “Sono assurde, ho fatto il mio dovere controllando i confini”. Ma “non confondiamo questo con la barbarie dell’Olocausto”. Prima di Salvini hanno preso la parola la presidente del Senato e l’ambasciatore israeliano. “L’avversione contro gli ebrei è tornato a essere un tema di grande attualità, il rigurgito antisemita è espressione di un più generale sentimento di avversione verso le diversità”, ha denunciato Casellati. Mentre Dror Eydar ha tenuto a ricordare le radici e le ragioni del sionismo. “Spesso” in Europa “ci hanno trattato da ospiti”, senza uno Stato, la “nostra esistenza era precaria”. L’aspirazione degli israeliani “era raggiungere una piena esistenza, vivere in un nostro Paese libero”, ha aggiunto. “Non possiamo esistere senza un centro politico e sovrano, la nostra patria. Lo Stato di Israele è la polizza assicurativa di tutti gli ebrei nel mondo. Antisionismo vuol dire opporsi alla nostra piena esistenza. Chiunque si opponga all’esistenza dello Stato ebraico è antisemita”. 

 

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