Giorgio Mulè e Silvio Berlusconi (Instagram)
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INTERVISTA Mulè, il governo gialloverde? Una tavolata vegani-carnivori

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“Io non ci credo, non ci voglio credere. Alcune frasi scappate dalla pancia non possono mettere in discussione il centrodestra. In un romanzo d’amore, ci sono pagine che raccontano contrasti e diverbi, ma poi la storia va avanti”. Secondo Giorgio Mulè, portavoce unico dei gruppi parlamentari di Forza Italia, la coalizione non è arrivata al capolinea. “Il centrodestra creato da Berlusconi resiste nel tempo perché si basa su radici profonde. Non sarà la vicenda di Foa a mandare tutto al macero”.

Con la Lega è al governo e Fi all’opposizione, la polemica è all’ordine del giorno.  

“E’ una situazione difficile da gestire. Ma per via dell’alleato di governo della Lega. I Cinquestelle sono antitetici, il contrario di quello che siamo noi. E’ come se vuoi tenere al tavolo vegani e carnivori pretendendo di servire la stessa pietanza. Non si può fare. Salvini ci ha voluto provare…”.

Ed è ancora convinto di questa scelta.

“Ha funzionato fin quando si è parlato di barconi, migranti e vitalizi. Ma appena il governo ha cominciato a lavorare su un tema come la disoccupazione, sono venute alla luce tutte le contraddizioni. In questi giorni stiamo vedendo umiliate in maniera frustrante le istanze dei commercianti, artigiani, imprenditori, lavoratori dipendenti. Capisco gli equilibri di governo, ma faccio fatica a comprendere come si possa tollerare la linea grillina sulle grandi opere. O il silenzio vergognoso di un ministro che non ha speso una parola in difesa degli agenti attaccati in Val di Susa”.

Come finisce il caso Foa?

“Nessuno vuole il suo scalpo. E’ stato un incidente di percorso. Propongano un altro nome accettando di coinvolgere l’opposizione. Prima però facciamo giustizia di una fake news”.

Quale?

“Il presidente della Rai è scelto dal governo, non dalla minoranza. Quindi basta con questa storia dell’inciucio Pd-Forza Italia. L’opposizione non può in alcun modo indicare una sua persona”.

Salvini ha detto: porte aperte nella Lega ai delusi di Fi.  

“Altra leggenda: le persone non vanno via, arrivano in Forza Italia. Abbiamo appena annunciato l’adesione di 150 amministratori da Mantova alla Calabria. Siamo e restiamo attraenti”.  

 

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