Filippo Champagne, il papi taglia la fresca. Nell’ultimo bilancio la ditta di famiglia riduce drasticamente le spese: limato il compenso del bro (che è amministratore), via le auto aziendali. Chi ha detto povery?
Do you remember Filippo Champagne? Sì, quello che “mi ballo la fresca”, “la gaina”, “Attencion please”. Lui. Ti do questa notizia: quando non sboccia o non gioca ai cavalli, il bro lavora (anche se non si direbbe) nell’azienda di famiglia.
Pratiche auto – Si tratta della Ermes Servizi srl e si occupa di pratiche amministrative in Brianza. I soci sono papà Francesco e mamma Sandra, che hanno rispettivamente l’80 e il 20 per cento delle quote. Poi c’è il consiglio d’amministrazione. E qui compare Filippo Romeo aka Filippo Champagne, che ha anche una carica operativa. Con atto notarile del 2018 gli è stata affidata la gestione della sede secondaria della Ermes servizi.
Il daddy nell’ultimo anno ha sistemato un po’ le cose. Mettendo la ditta – e il figlio – a stecca. Nell’esercizio 2024 scende il fatturato: era 918mila, ora 858mila euro. Ma il taglio drastico delle spese ha permesso di far quadrare i conti. I costi di produzione sono stati ridotti di circa 160mila euro passando da 917mila a 754mila. E questo ha permesso alla Ermes Servizi di tornare a fare utili (60mila euro) dopo due anni di rosso (no, Filì, quello non si beve).
Ridotto il gettone – Allora si sboccia! Anzi no, perché Champagne padre ha tagliato pure il gettone di Champagne figlio. Fino al 2023 la Ermes destinava 108mila euro ai componenti del cda, un terzo (36 kappa) toccava a Filippo. Ora il compenso è stato ridimensionato. E il bro ha ricevuto dall’impresa familiare meno fresca da ballarsi: 21mila euro e spiccetti.
Non solo. Nella furiosa spending review del genitore è finito anche il parco auto aziendale. C’erano due macchine in leasing, una Audi A3 (flexata in alcune storie Ig) e una Mercedes Classe B. C’erano, non ci sono più.
Povery!
